Non siamo al livello di “vuoi più bene a mamma o papà?”, ma poco ci manca. I frutti simbolo per eccellenza dell’estate sono due, l’anguria e il melone. Vero è che non c’è alcun bisogno di fare delle scelte e durante i mesi più caldi si può, anzi secondo il parere dei dietologi si deve, abbondare di entrambi, ma può succedere che uno dei due incontri maggiormente il gusto del consumatore. Andiamo alla scoperta delle proprietà del melone e del perché consumarne in quantità fa bene al fisico.
Le origini del melone
Angiosperma della famiglia delle Cucurbitacee, il melone è originario delle zone del Caucaso e appartiene alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle. Contrariamente a quanto si possa pensare ne esistono varianti invernali ed estive, quindi si tratta di un frutto che può essere trovato durante l’intero corso dell’anno.
Come riconoscere un melone maturo?
A differenza dell’anguria, il melone richiede un’attenzione molto particolare nella scelta del prodotto. Al fine di essere gustato al meglio il frutto deve infatti essere giunto a maturazione completa. Un melone maturo si riconosce dalla polpa succosa e dall’intensa profumazione, ma ovviamente non è possibile assaggiarlo prima dell’acquisto, mentre è possibile capire il profumo. Da cosa riconoscere allora un melone maturo, oltre che dall’odore?
- Uno dei segreti per capire il grado di maturazione del melone è osservare il picciolo: se questo è tenero e tende a staccarsi, il melone è pronto per essere consumato.
- Da non dimenticare anche il vecchio trucco di “bussare” sulla superficie con la mano stretta a pugno. Se il suono è sordo, la maturazione è pressoché completata, se invece ascoltiamo un rimbombo significa che il frutto non è ancora pronto.
Guai invece a farsi fuorviare dal colore, che non è un indicatore: il colore della polpa può infatti variare dal bianco al giallo all’arancio, ma tali cambiamenti dipendono solo dalla varietà del prodotto. Se si preferisce acquistare un melone non ancora maturo, il consiglio è quello di far concludere il procedimento lasciandolo riposare a temperatura ambiente.
Le proprietà del melone
Il perché il melone sia particolarmente indicato durante i mesi più caldi è presto detto. Contenendo una percentuale elevata d’acqua, pari a circa il 95%, il frutto in questione è indicato per idratarsi e recuperare l’acqua che il fisico lascia andare attraverso il sudore.
Il tutto senza dimenticare l’importante funzione svolta per depurare i reni e l’agente anticoagulante che contiene, importante per prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarti o ictus. Si tratta poi di un frutto ricco di vitamine, per l’esattezza vitamina C, vitamina A e vitamina B e sali minerali, quali ferro, calcio e fosforo). Contiene inoltre niacina, una sostanza antiossidante.
Il melone è particolarmente indicato per le donne avendo potere abbronzante visto il contenuto di betacarotene, che aiuta l’organismo a produrre melanina. È inoltre indicato per chi non vuole perdere di vista la linea: non contiene infatti grassi saturi e il suo apporto calorico per una porzione media è di appena 60 calorie circa ed essendo ricco di fibre ha un elevato potere saziante ed è indicato nelle diete ipocaloriche.
Come conservare e gustare il melone
Una volta capito come scegliere il melone giusto, bisogna procedere alla miglior conservazione al fine di gustarlo al meglio. Il melone non va collocato nella parte più fredda del frigorifero, perché la temperatura di conservazione non deve mai scendere sotto i 5 gradi. Una delle qualità più apprezzate del melone è il fatto di poter essere consumato in varie parti del pasto, come antipasto, secondo piatto o dessert, a colazione o a merenda, magari sottoforma di una gustosa macedonia.