Gli ancoraggi sono gli elementi utilizzati per vincolare il ponteggio su parti dell’opera servita e questo sistema, garantisce la stabilita delle opere provvisionali in cantiere. Gli ancoraggi autorizzati per ponteggi fissi, utilizzabili in cantiere, devono rispondere alla legislazione nazionale indicati dal art.125 del D. L.gs n.81/2008, per soddisfare gli elevati requisiti e le norme di sicurezza, per il fissaggio dei ponteggi.
Per realizzare un ponteggio sicuro, dal punto di vista della costituzione dell’ancoraggio, è importante conoscere il materiale base al quale viene ancorato, il tipo di ancoraggio utilizzato e dove si deve fissare l’ancorante. Il ponteggio deve essere ancorato in modo efficace alla costruzione, ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, seguendo in tal modo una disposizione del tipo a rombo.
Gli ancoraggi collegano alla costruzione il montante interno del ponteggio e hanno il compito di assorbire le forze orizzontali ortogonali al piano di facciata, costituendo un elemento fondamentale della resistenza della stabilita del ponteggio e della sicurezza dei lavoratori durante il loro utilizzo.
I diversi tipi di ancoraggio
Un insieme di elementi quali tubi e giunti montanti e posizionati, svolgono un’azione di contrasto a compressione ai quali possono ancorare il ponteggio, creando diversi tipi di ancoraggi:
- Ancoraggio ad anello
- Ancoraggio a cravatta
- Ancoraggio con tassello
- Ancoraggio con tassello chimico
1. Ancoraggio ad anello
L’ancoraggio ad anello viene utilizzato nella fase di realizzazione dell’opera quando può esserci il rischio di cadere nella struttura in cemento e annegare. Si tratta di un tondino piegato a U e un giunto ortogonale che unisce il montante interno ad un tubo, parallelo ad opera servita. Il tubo e il giunto utilizzati per realizzare questo tipo di ancoraggio devono essere inclusi in un’unica autorizzazione ministeriale.
Tale ancoraggio resiste a trazione tramite l’anello che si crea e resiste alle forze di compressione tramite il posizionamento di una tavola in legno.
Questo ancoraggio assorbe le forze orizzontali che hanno direzione verso l’esterno del ponteggio.
2. Ancoraggio a cravatta
L’ancoraggio a cravatta è realizzato mediante un sistema di tre tubi, collegati fra di loro ed al ponteggio utilizzando giunti ortogonali. Il ponteggio deve essere ancorato ad elementi strutturali sicuri, come pilastri e muri e per una migliore ripartizione del carico si devono inserire delle tavole in legno. Tale ancoraggio resiste bene sia trazione che a compressione.
3. Ancoraggio con tassello
L’ ancoraggio con tassello si realizza quando sulla superficie della muratura si può praticare un foro dove viene fissato un tassello chimico o meccanico, su cui si attiva un occhiello. Nel’ occhiello si infila un tubo collegato al ponteggio con un sistema di tubi e giunti o con un tubo saldato a L.
4. Ancoraggio con tassello chimico
L’ ancoraggio con tassello chimico viene realizzato quando sul foro creato sul materiale di base si inietta una resina polimerizzata con un componente indurente. Un ancoraggio efficace deve essere collocato in corrispondenza del nodo traverso montante del ponteggio e di un materiale base in grado di resistere ai carichi. Un materiale edile, compatto e uniforme, ideale per ancoraggi, è Il calcestruzzo, riguarda la sua natura e resistenza alla compressione.
L’ancoraggio realizzato diretto a pietra o mattoni è sempre sicuro perché i muri con questi materiali compatti hanno una buona resistenza alla compressione, in quanto la malta e si prestano bene al fissaggio dei ancoranti.
Oltre agli ancoraggi autorizzati per ponteggi, ci sono anche gli ancoraggi per i dispositivi di protezione individuale anti-caduta DPI e le applicazioni da tetto, che trovi su tuttocantiereonline.com. In pochi clic potrai acquistare comodamente online sia gli ancoraggi che i dispositivi di protezione individuale.