Una delle sindromi dolorose e con maggior diffusione in tutto il mondo è di certo il mal di schiena. Ciò rappresenta una delle cause più frequenti di richiesta di consulto medico, di assenze dal lavoro e di perdita di anni di vita in buona salute e invalidità.
Ad esserne colpite sono soprattutto le persone con più di 40-45 anni, ma in realtà, a qualsiasi età si può essere affetti da detta patologia, bambini compresi. Infatti, durante il periodo dell’infanzia, l’assunzione di posture errate e scorrette ne rappresentano un fattore altamente rischioso.
Un po’ di dati e statistiche
Ragazzi e giovani adulti, invece, sono interessati dal mal di schiena soprattutto come conseguenza della pratica sportiva (specie, se eccessiva o eseguita con una tecnica inappropriata), di traumi accidentali o di movimenti bruschi che sollecitano i muscoli in modo abnorme determinandone la contrattura reattiva.
In giovane età, la lombalgia di varia natura rappresenta la principale causa di limitazione funzionale e interruzione dell’attività sportiva, soprattutto nei casi in cui si ripresenta spesso e quando si associa ad alterazioni vertebrali importanti, come la spondilolistesi (spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella adiacente, facilitato dai movimenti di iperestensione della colonna vertebrale, tipici della ginnastica artistica e della danza classica).
Risulta comunque doveroso sottolineare il fatto che, l’85-90% della popolazione mondiale soffre di mal di schiena “aspecifico”, ovvero non associato a danni articolari, muscolari o neurologici clinicamente significativi e legato principalmente alla predisposizione genetica individuale, cui si aggiunge il contributo sfavorevole dato dal mantenimento di posture scorrette per periodi prolungati, dall’esecuzione di movimenti inadeguati, dalla sedentarietà o, al contrario, da un eccesso di attività fisica/sforzo muscolare a livello della schiena a del tronco.
Nel mio caso specifico, il mio mal di schiena fu causato da una postura errata, che assumevo nel corso della giornata, sia durante l’attività lavorativa che durante l’attività della mia modesta pratica sportiva e, a detta degli specialisti che hanno analizzato il mio caso, anche durante le ore di relax che trascorrevo seduto davanti alla tv o al pc.
Una piccola ma funzione soluzione!
Fu alquanto semplice la soluzione: ho acquistato un correttore posturale.
Si presenta come una sorta di busto posteriore, con delle fasce elastiche disposte in maniera incrociata allo scopo di sorreggere e raddrizzare spalle e schiena. Ne esistono di diversi tipi, distinguibili per metodologia di allaccio e ampiezza delle fasce. Ognuno di questi è di supporto per specifici disturbi alla schiena.
Non è rigido come un vero e proprio busto ma aiuta nel raddrizzare spalle e schiena, costringendole alla postura corretta. Aiuterà quindi a prevenire e ad alleviare i dolori alla schiena dovuti proprio al mantenimento di posizioni scorrette per lunghi tempi.
Utilissimo anche per gli sportivi o per chi deve affrontare ore di lavoro manuale e faticoso. Ottimo per coloro che trascorrono molte ore seduti. L’utilizzo risulta essere importante anche per i bambini, poiché insegna loro la corretta posizione da mantenere durante la giornata.
A tutt’oggi posso quindi affermare che ho risolto, grazie al correttore posturale, il mio mal di schiena!