E’ arrivato marzo, e insieme alla primavera porta anche il passaggio all’ora legale, con il conseguente impatto sul fisico.
Gli esseri umani vivono giornate scandite dal movimento delle lancette molto più che non dal ritmo degli elementi naturali. Spostare l’orologio di soli 60 minuti sembra un semplice atto convenzionale. Invece, le ricadute sul fisico ci sono; per quanto non gravi, i fastidi possono interferire con le quotidiane attività.
La buona notizia è che nel giro di una decina di giorni o poco più, i disturbi dovrebbero svanire. Conoscerli e affrontarli, però, permette di gestirli al meglio.
Quali disturbi causa il cambio dell’ora
Difficoltà di addormentamento, irritabilità e leggera confusione mentale. Questi sono i disturbi maggiormente registrati nei due momenti dell’anno in cui tutti siamo chiamati a regolare gli orologi. Piccoli malesseri, accusati soprattutto da anziani e bambini piccoli.
· Difficoltà ad addormentarsi
Magari siete fra coloro che appena poggiano la testa sul cuscino si addormentano; se invece fate fatica, potreste avere qualche grattacapo in più in questo periodo.
Il sonno è facilitato dalla melatonina, un ormone sintetizzato dal corpo quando arriva il buio. Con l’arrivo dell’ora legale, le giornate si allungano e l’organismo è confuso sul momento in cui accendere la modalità “riposo notturno”. In generale, chi è mattiniero si adatta prima, mentre i nottambuli faranno più fatica. Qualcuno ha bisogno anche di 20 giorni per riprendere il proprio ritmo al 100 per cento.
Se siete fra questi ultimi, potete mettere in atto qualche rimedio naturale. Evitate il caffè durante il giorno e smartphone e attività fisica nelle ore serali.
· Perdita di concentrazione
E’ solitamente legata a un cattivo riposo notturno, ma potreste accusare perdita di concentrazione anche nel caso vi sembri di riposare bene. Una ricerca di alcuni anni fa, ha registrato un aumento del cyberozio nelle giornate successive al cambio dell’ora. In pratica, le persone passano molto più tempo, rispetto alla media, vagando per la rete senza uno scopo preciso. Sembra che la causa sia proprio la mancanza di concentrazione adatta a portare a termine il proprio lavoro e a essere produttivi come al solito.
Per arrivare a tale conclusione, gli studiosi avevano analizzato i dati forniti da Google sulle ricerche degli americani al lunedì successivo al week end con l’introduzione dell’ora legale. Rispetto a sette giorni prima, il 3 per cento in più di collegamenti era indirizzato a siti di puro svago, da Facebook a Youtube.
· Irritabilità e sbalzi d’umore
Anche se l’orologio non lo dice, i momenti dei pasti, del risveglio e del riposo sono cambiati. Alcune persone, spesso senza neppure rendersene conto consapevolmente, restano infastiditi da questa situazione. Una reazione istintiva e quasi incosciente, che causa irritabilità e sbalzi d’umore; talvolta, possono anche insorgere di leggere emicranee.
La sensazioni di latente irritazione dovrebbe sparire dopo la prima settimana. Ma se in passato vi siete accorti che è uno stato persistente o molto marcato, potete prevenire con qualche accorgimento. Nei giorni precedenti la data dell’ora legale, potreste cambiare l’orario di pranzo e cena, anche solo di 10 minuti rispetto al solito. La stessa cosa per la sveglia. Aiuterete così l’organismo a prepararsi al passaggio per gradi.
· Neonati e allattamento
Chiunque abbia avuto un neonato fra le braccia, ha scoperto come alcuni bambini molto piccoli possano risentire fortemente del cambio dell’ora. Nonostante non seguano orari, spesso neppure per le poppate in caso di allattamento al seno, sentono il cambio di ritmo della famiglia. Per i primi 5 – 7 giorni possono far fatica a riprendere il ciclo sonno – veglia, avere difficoltà ad addormentarsi, e cambiare le abitudini nell’allattamento.