Nel momento in cui un’azienda si trova in stato di crisi è importante trovare la giusta soluzione per evitare che essa fallisca. Una via molto valida è procedere attraverso un piano di risanamento.
Cos’è il piano di risanamento?
Il risanamento aziendale è un piano preventivo che permette di salvare l’impresa, prima che essa riscontri debiti talmente elevati da non poter più essere salvata. Il fallimento dell’impresa può essere considerato una vera e propria morte dell’attività stessa. Decidendo di risanare l’azienda, non solo si eviterà il fallimento aziendale, ma si andrà a risollevare finanziariamente l’impresa, facendola tornare alla sua normale attività, quasi come se la crisi non ci fosse mai stata. Ma in cosa consiste questo piano? Il piano di risanamento economico per PMI non è altro che un accordo tra il debitore e i suoi creditori. L’azienda debitrice dovrà fornire valide garanzie ai creditori, in modo che di comune accordo si vada a bloccare il fallimento evitando il provvedimento del giudice. Essendo una situazione di elevata serietà debitoria, non basterà semplicemente chiedere ed accettare gli accordi, ma dovranno essere effettuate delle accurate verifiche sulla veridicità delle proposte fatte dall’impresa per evitare il fallimento. Naturalmente ad effettuare tutte queste verifiche sarà un’apposita figura, quella dell’attestatore. L’attestatore è un esperto di materie contabili che si occuperà di tutte le verifiche necessarie per procedere al risanamento.
I requisiti
Effettuare un piano di risanamento non è possibile in tutti i casi. Naturalmente serviranno dei requisiti particolari, uno di questi è la rimediabilità della crisi aziendale. Se l’impresa sta attraversando una momentanea e transitoria crisi finanziaria, si potrà procedere al risanamento. Qualora la crisi sia considerata irrimediabile, il risanamento non basterebbe a salvarla. Il secondo elemento necessario per effettuare il risanamento è la presenza di creditori che dovranno essere soddisfatti delle proposte, di conseguenza l’impresa dovrà pagarli. L’attestatore dovrà quindi comprendere e verificare se l’azienda da oggi in poi sarà in grado di effettuare tutti i pagamenti periodici previsti quali tasse, bollette, contributi previdenziali ed assicurativi dei lavoratori, fatture dei fornitori, fatture dei servizi, ecc..
Attestatore del piano
La figura preposta alle adeguate verifiche della situazione finanziaria aziendale deve possedere due requisiti particolari, esso deve essere imparziale ed esperto. Imparziale perché l’attestatore deve essere assolutamente indipendente dal debitore ed esterno all’impresa, in modo che non venga in alcun modo influenzato da esso. Esperto, in quanto l’attestatore deve essere un professionista in materie contabili ed economiche. Esso dovrà inoltre essere iscritto nel registro dei revisori legali.
Contenuto
La legge non prevede particolari e specifici contenuti che dovranno essere rispettati, proprio per questo motivo essi potranno essere vari, rispecchiando le esigenze della situazione in corso. La legge non prevede neanche dei limiti temporali, anche se generalmente questi si aggirano tra i tre e i cinque anni.
E’ tuttavia molto importante che il piano contenga la situazione finanziaria ed economica dell’azienda, le strategie e gli obiettivi da raggiungere.
Per creare un piano efficace per evitare il fallimento, ci si dovrebbe rivolgere ad un professionista del risanamento aziendale. Noi ti consigliamo Giuseppe di Domenico: esperto del settore che da anni aiuta gli imprenditori in difficoltà.
Attestazione
Nel momento in cui le adeguate verifiche del caso saranno concluse e le condizioni di fattibilità saranno adeguate, l’attestatore darà giudizio positivo. Successivamente esso rilascerà l’attestazione del piano per procedere al risanamento. Qualora l’azienda debitrice sarà in grado rispettare il piano previsto, potrà evitare il fallimento. Nel caso in cui il piano non verrà attestato, esso si riterrà respinto.