Con i banconi dei bar che sono inaccessibili, e lo stesso dicasi per i tavoli al ristorante in zona rossa, il modo di fare la spesa per gli italiani è cambiato e sta cambiando in maniera alquanto radicale. Dai supermercati alle botteghe di vicinato, e passando per le farmacie e per le tabaccherie, infatti, per gli italiani che sono residenti nelle regioni in zona rossa acquistare i beni di prima necessità è praticamente una delle poche occasioni per poter uscire di casa nel rispetto delle restrizioni previste contro la pandemia di coronavirus.
Fare la spesa con il lockdown, ecco come cambiano radicalmente le scelte degli italiani
Con la ristorazione che è attiva solo per l’asporto, il modo di fare la spesa con il lockdown, da parte degli italiani, è cambiato non solo per tipologia di prodotti messi nel carrello, ma anche per frequenza. La tendenza è infatti quella di fare letteralmente scorta di generi alimentari a partire dai cibi a lunga conservazione.
Nel dettaglio, in accordo con un recente monitoraggio a cura dell’organizzazione degli agricoltori della Coldiretti, la maggioranza degli italiani in questo momento tende ad avere la dispensa sempre ben fornita. E nel farlo compra la frutta, la verdura, le uova, la farina, lo zucchero, il riso e la pasta. Ma anche il vino, i salumi ed i formaggi.
Attualmente, con l’esclusione della regione Sardegna, nel resto d’Italia non si può consumare al bancone del bar, così come non è possibile andare a cena al ristorante. E questo, tra l’altro, ha portato gli italiani non solo a fare scorte di cibo per la consumazione a casa, ma anche per la preparazione di pasti da consumare poi sul posto di lavoro.
Con le restrizioni anti-Covid, inoltre, c’è pure chi ha cambiato pure le abitudini d’acquisto puntando sul canale online per assicurarsi i generi alimentari di prima necessità. Ed il tutto con il vantaggio di poter scegliere i prodotti in tutta comodità da casa utilizzando lo smartphone o il computer.
Così come nel fare la spesa online, specie quando si può acquistare con la stessa qualità allo stesso prezzo, si taglia lo stress da mascherina e si accede ad un servizio che è facile e veloce visto che i generi alimentari acquistati online spesso arrivano a casa con il corriere anche in un solo giorno. Oltre ai generi alimentari, le restrizioni imposte a causa della pandemia di coronavirus portano sempre più italiani ad acquistare via web pure i prodotti per l’igiene e la cura della persona, l’abbigliamento, le calzature e gli accessori.
Dal produttore al consumatore, la vendita di cibo e bevande resta sempre garantita
D’altronde, già con il primo lockdown nel mese di marzo del 2020, in Italia gli italiani hanno potuto fare la spesa online come nei negozi in tutta tranquillità in quanto i generi alimentari non sono mai mancati non solo negli scaffali dei supermercati e nelle botteghe di vicinato, ma anche presso i mercati rionali e tramite il modello di vendita sul web. E questo, in particolare, grazie all’efficienza della filiera alimentare dalla produzione alla commercializzazione, e passando per l’industria della trasformazione alimentare, per il settore dei trasporti e per quello della logistica.
In base all’ultimo decreto del Governo, sottolinea altresì la Coldiretti, 2 italiani su 3 resteranno in zona rossa fino alle festività della Pasqua incluse. E questo contribuirà e continuerà a modificare i comportamenti legati non solo alla spesa alimentare. A pagare dazio sarà infatti proprio il settore della ristorazione e quello della ricettività a partire dagli agriturismi. In zona rossa, per gli appuntamenti delle feste di Pasqua e Pasquetta, infatti, milioni di italiani saranno costretti a rinunciare alla classica e tradizionale gita fuori porta.