Non ci sono dentisti cattivi, e nemmeno i dentisti che fanno male ai pazienti. Ormai provare dolore dal dentista, non è più possibile, soprattutto se si parla di professionisti, e mai come nel caso del Centro Daina a Nembro, in provincia di Bergamo, parliamo di dottori attenti alle persone e alle loro esigenze. L’obiettivo del gruppo affiatato di odontoiatri e specializzati nel settore, che compongono questo team, è quello di focalizzare l’attenzione sulle persone che si rivolgono a loro, seguendo la loro predisposizione psicologica, ciò che le ha spinte a rivolgersi a loro, a cosa si aspettano di trovare e, solo dopo, pensare a loro come pazienti da trattare.
A dimostrazione di ciò, sono tra i pochi nel loro campo, che hanno previsto dei protocolli ed un sito web dedicato https://paura-del-dentista.com/ per chi ancora ha timori sui dolori che solo il dentista ti può provocare. A seconda delle difficoltà della persona, si può pensare a vari interventi, fino ad una anestesia totale. Le ipotesi più ricercate dai dottori del Centro Daina, però, sono la sedazione cosciente e i trattamenti odontofobici. Creare in loro uno stato emotivo sereno è la priorità.
TRATTAMENTI PAZIENTI ODONOTOFOBICI
Come superare l’ansia da paziente dal dentista
Molte persone, adulte, non solo bambini, si recano dal dentista con paure consolidate nel tempo, che solo all’idea di sedersi sulla poltrona, mette ansia. Indipendentemente dal trauma subito in passato dal dentista, ci possono essere diversi modi per superare questa paura.
Il primo tentativo consiste nel cercare un dialogo con il paziente per comprendere il livello di difficoltà a superare l’impatto poltrona dal dentista. A seconda della gravità, si prenderanno le dovute decisioni. Può bastare rassicurare il paziente e illustrare le varie fasi del lavoro, le pratiche che si stanno svolgendo e i sintomi che potrebbe avere, fino alle sensazioni che potrebbe provare; tutto questo anticipa i dubbi del paziente, che così si sente rassicurato e lascia lavorare sereno l’odontoiatra.
Altro caso potrebbe essere quello in cui il paziente non riesce a farsi rassicurare dal dottore e ha bisogno di un aiuto per rilassarsi. Questo sostegno può essere più o meno invasivo. Si parte da una analgesia sedativa, che consiste nell’inserire una mascherina sul naso del paziente, attraverso la quale vengono inalate dosi di protossido d’azoto, che inibisce la reazione di ansia e stress, e toglie quel senso di vomito e sensibilità alle gengive, il tutto rimanendo svegli. La sedazione cosciente endovenosa, viene eseguita inserendo farmaci per vena, per far si che ci sia maggior senso di stordimento nel paziente, tanto da non ricordare nulla dell’intervento. Ultima ipotesi, l’anestesia totale, particolarmente indicato per pazienti fobici.
SVEGLIO MA NON SVEGLIO
Quando utilizzare la sedazione cosciente
Valida alternativa alla sedazione totale è quella cosciente endovenosa. Il paziente rimane sveglio, durante l’operazione, ma viene messo in condizione di rilassarsi, attraverso la somministrazione di farmaci antidolorifici e ansiolitici, per sedare lo stato d’ansia del paziente, che potrebbe pregiudicare la possibilità di operare in tranquillità. Egli, dell’intervento non ricorderà nulla, pur essendo stato vigile e rilassato, senza aver provato, però, nessun tipo di dolore.
Prima di tutto l’anestesista responsabile dell’intervento, provvederà ad una visita accurata del paziente, dal quale emergeranno le sue caratteristiche e qualsiasi controindicazione per effettuare l’intervento. Questa visita è di fondamentale importanza per prevenire anche quei pochi casi di cattiva gestione di tolleranza dei farmaci somministrati. Nei casi che si sono verificati di intolleranza ai farmaci, 1 su 1000, è stato tutto ripristinato in modo ordinario dallo staff medico, esperto e qualificato per gestire qualsiasi situazione.
La sedazione avviene attraverso una cannula inserita endovena, viene controllato nei parametri vitali, nonché stimolato nei suoi livelli di coscienza. Per i bambini o per i pazienti poco collaborativi, e sempre ansiosi, si evita la sedazione venosa, e si preferisce quella della inalazione con la mascherina nasale. Questa pratica permette a chiunque si rivolga al Centro Odontoiatrico Daina, di affidarsi in mani sicure e affidabili, rafforzate dall’esperienza e dalle buone pratiche nel tempo.